Quantcast
Channel: Progetto Condor – Pagina 27 – IsAG // Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie
Viewing all 129 articles
Browse latest View live

Biancamaria Scarcia Amoretti, Emidio Diodato e Roberto Valle nel Comitato Scientifico di “Geopolitica”

0
0

L’IsAG è lieto d’annunciare l’ingresso nel Comitato Scientifico della sua rivista Geopolitica di tre eminenti studiosi italiani: Biancamaria Scarcia Amoretti, Emidio Diodato e Roberto Valle.

Biancamaria Scarcia Amoretti, professore emerito di Islamistica all’Università di Roma Sapienza, è considerata fra i massimi studiosi della religione musulmana. Tra le sue innumerevoli opere si possono ricordare Tolleranza e guerra santa nell’Islam (1974), Dietro il velo dell’Islam (1978), L’Islam (1978), Il concetto di liberta nei testi di economia islamica: alcune osservazioni (1986), Sciiti nel mondo (1994), Il mondo musulmano. Quindici secoli di storia (2001), Un altro medioevo. Il quotidiano nell’Islam (2001), Il Corano. Una lettura (2009), Religione e Politica (2011). Su questi e molti altri testi della professoressa Scarcia Amoretti si sono formate generazioni di islamologi. Biancamaria Scarcia Amoretti ha recentemente preso parte alla presentazione del numero 2 di Geopolitica alla Sapienza.

Emidio Diodato è professore associato in Scienza politica e presidente del corso di laurea in Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo all’Università per Stranieri di Perugia. Il professor Diodato è uno dei più attivi cultori della geopolitica in Italia: è autore di Lessico politico (2007), Il paradigma geopolitico. Le relazioni internazionali nell’età globale (2010) e Che cos’è la geopolitica (2011). Un suo contributo, dal titolo A cosa serve la geopolitica. Lezioni dal caso turco, è contenuto nel numero 3 di Geopolitica.

Roberto Valle è professore associato di Storia dell’Europa Orientale all’Università di Roma Sapienza. Tra le sue opere ricordiamo: Dostoevskij politico e i suoi interpreti. L’esodo dall’Occidente (1990), Donoso Cortes e la Russia. Filosofia della storia e diplomazia (1998), Despotismo bosnese e anarchia perfetta. Le rivolte in Bosnia e in Erzegovina nelle corrispondenze alla Propaganda Fide 1831-1878 (2003), La Russia e l’Eurasia. Geopolitica, iconografia e istoriosofia del Great Game e del New Great Game (2008); ha inoltre curato Intellettuali versus democrazia. I regimi autoritari nell’Europa sud-orientale (1933-1953) (2010).


Continuità e modernizzazione in Kazakhstan: la “Strategia 2050” di Nursultan Nazarbaev

0
0

No. 4 – December 2012
Author: Giuliano Luongo
Language: Italiano
Keywords:
 Economy of Kazakhstan
 Modernization
 Nazarbaev, Nursultan
 Strategy 2050

 
Download the Report (PDF) / Scarica il Rapporto (PDF)

 
Abstract
In his end-of-the-year speech to the nation, Kazakh President Nursultan Nazarbayev has presented the Strategy 2050, including some declarations and proposals for economical and social devolpment of Kazakhstan in next four decades. That program succeeded to the precedent and now obsolete Strategy 1997-2030. Central premise to the long document is modernization ofState to match ten XXIth Century challenges. The points of Nazarbayev’s new program are: pragmatical economic policies; support to SME’s strenghtening; protection to weaker sectors of society; creation of a public audit system; commitment to regional and global security; generation of a new Kazakh patriotism. Nazarbayev’s design looks to continuity with his past policy: a State-led development of Kazakhstan.

“Il Kazakistan si apre al mondo”: Tiberio Graziani alla TV satellitare “Khabar”

0
0

Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato dal canale televisivo kazako Khabar a proposito della Strategia 2050, recentemente annunciata dal presidente del paese centrasiatico Nursultan Nazarbaev, e alla cui analisi l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) ha dedicato di recente uno dei suoi Report.

Khabar è il primo canale TV satellitare del Kazakistan, con trasmissioni in russo, kazako e inglese che raggiungono 93 paesi in tutto il mondo. Fondato nel 1995 dalla figlia del Presidente, Dariga Nazarbaeva, è oggi di parziale proprietà pubblica.

Nell’intervista, pubblicata in due lingue anche all’interno del sito dell’emittente (clicca per vedere la versione russa e la versione kazaka), il presidente Graziani ha sottolineato la dimensione d’apertura al mondo insita nella Strategia 2050 di Nazarbaev. Da un lato, ponendo l’enfasi su modernizzazione, I prodotti editoriali dell'IsAG mostrati nel servizioinnovazione, tecnologia, Astana allinea la propria politica a quella dei paesi più dinamici, siano essi avanzati o emergenti. Dall’altro, mirando al trilinguismo kazako-russo-inglese, che permetta ai 147 gruppi etnici (e 17 confessioni religiose) che compongono il paese centrasiatico di dialogare tra loro e di rapportarsi al più vasto mondo.

Il Kazakistan mira pure ad espandere ulteriormente il proprio ruolo economico nella regione e nel mondo, con la creazione dell’Unione Eurasiatica e con l’ingresso dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il paese si distingue per un elevato ritmo di crescita economica, e ciò dovrebbe indurre l’Europa, quanto meno pragmaticamente visto il momento delicato, a individuare in Astana un interlocutore privilegiato. Nazarbaev, come spiega il presidente Graziani, avanza proposte molto concrete per favorire la stabilizzazione finanziaria globale e segue il principio della “Via della Seta”, collegamento tra Europa e Asia, al centro della quale, in posizione strategica, v’è proprio il paese centrasiatico.

La rivista "Geopolitica" è stata inquadrata e citata nel servizio del canale kazakoIl servizio di Khabar ha inoltre citato la rivista dell’IsAG, Geopolitica, ricordandone l’autorevolezza e sottolineando come essa riservi regolarmente un certo spazio per seguire le vicende del Kazakistan.

Tiberio Graziani è frequente contributore dei fatti internazionali nei media italiani ed esteri. Suoi commenti sono apparsi, tra gli altri, su Il Sole 24 Ore, Sky TG24, Rai News, GR 1, RT, La Voce della Russia e IRNA.

Di seguito il video del servizio con sottotitoli in italiano:

La disciplina pubblica in materia di internazionalizzazione delle imprese italiane

0
0

No. 5 – January 2013
Author: Francesco G. Leone
Language: Italiano
Keywords:
 Foreign trade of Italy
 Internationalisation
 Italian legislation

 
Download the Report (PDF) / Scarica il Rapporto (PDF)

 
Abstract
The article analyzes public subjects and legal instruments available to Italian entrepreneurs for fostering their position in foreign markets. Since 2001 in Italy foreign trade is a concurrent jurisdiction of central State and local Regions. Instruments of support to Italian entrepreneurs are a special department in the Ministry of Economic Development, insurance companies SACE and SIMEST, the former ICE now agency of abroad promotion and internationalization, a number of local, abroad and mixed chambers of commerce. Internationalization is not a solution to the crisis, but certainly a useful opportunity for Italian economy.

Non solo gas. Le relazioni economiche tra Italia e Russia

0
0

La Russia, nona economia mondiale con un ceto medio in espansione e un grande fabbisogno infrastrutturale, rappresenta uno dei più importanti mercati di sbocco delle merci e degl’investimenti italiani, reso ancor più promettente dall’ingresso di Mosca nell’OMC. In cambio, l’Italia acquista dalla Russia ingenti quantità di petrolio e gas cruciali per far funzionare il nostro sistema produttivo. Italia e Russia vivono in un rapporto di simbiosi economica, palesata dalle cifre sempre crescenti dell’interscambio commerciale. In questo Quaderno di Geopolitica si descrive lo stato attuale della relazione economica tra i due paesi, s’ipotizzano gli scenari futuri, e non si manca di fornire indicazioni pratiche utili per gli operatori italiani che vorranno investire in Russia.

SOMMARIO – Editoriale: La Russia: un vettore indispensabile per il recupero economico dell’Italia e dell’Unione Europea: Tiberio Graziani – Focus: Non solo gas. Le relazioni economiche tra Italia e Russia | La forza delle relazioni russo-italiane e lo slancio dell’Unione Eurasiatica: Aleksej Jur’evič Meškov – Gli obiettivi economici della Federazione Russa: Vladimir V. Putin – Rapporti economici Italia-Russia: ICE, Area Studi, Ricerche e Statistiche – Partnership strategica in tempo di crisi? L’attività delle grandi imprese italiane in Russia: Serena Bonato – La legislazione russa in materia di investimenti esteri: considerazioni sulla legge federale no 160 del 1999 e sugli accordi bilaterali d’investimento: Francesco G. Leone – Profili giuridici di alcune tipologie di operazioni di investimento in Russia da parte di operatori esteri: Raffaele Caldarone – L’ingresso della Russia nell’OMC: Vincenzo Titone – Skolkovo, la “Sylicon Valley” russa: Roberto Ricci – La prossima rivoluzione tecnologica e industriale. Il caso della Russia: Michail Bajdakov, Jurij Gromyko, Paolo Raimondi – Dall’Unione Doganale Bielorussia-Kazakhstan-Russia allo Spazio Economico Comune: ISAG – Ripensare l’interesse nazionale dell’Italia nel mondo che cambia: il ruolo della Russia: Daniele Scalea

Quaderni di Geopolitica, n° 1 :: Non solo gas. Le relazioni economiche tra Italia e Russia
Prezzo: 16,00€

Editore: Avatar Éditions & IsAG
Data di Pubblicazione: 12/2012
Pagine: 148

Dimensioni (cm): 15,6 x 23,4
ISBN/EAN: 9781907847141
Altro: Supplemento a Geopolitica Vol. 1 – 2012

Per maggiori informazioni sulle pubblicazioni IsAG, scrivere a:
pubblicazioni@istituto-geopolitica.eu

Dalla “Patria Chica” fino alla formazione di una nuova identità sudamericana: l’UNASUR

0
0

No. 6 – January 2013
Author: Francesco G. Leone
Language: Italiano
Keywords:
 Bolivarism
 Latin America
 UNASUR
 Washington Consensus

 
Download the Report (PDF) / Scarica il Rapporto (PDF)

 
Abstract
UNASUR is the name of an international organization by regional character, with a population ofalmost 370 millions. UNASUR Constitutive Treaty recalls the common history of South American nations, multi-ethnic, multi-lingual and multi-cultural. UNASUR, unlike economical and micro-regional organizations as MercoSur and Andean Community, is a return to the past: a past represented by the Libertadores’ ideas of a united Latin America. This paper describes ideological forerunners and institutional framework of UNASUR.

America Latina: tentativi di unità. Alla Camera con gli Ambasciatori di Argentina e Venezuela

0
0

Sì è svolta lunedì 21 gennaio a Roma, alle ore 9.00, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini, Camera dei Deputati, Via Poli 19, la conferenza America Latina: tentativi di unità, organizzata dall’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) coi patrocini del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e Il Sole 24 Ore quale media partner.

Sono disponibili:

  • Programma della conferenza [vedi]
  • Dalla “Patria Chica” fino alla formazione di una nuova identità sudamericana: l’UNASUR: report preparatorio dell’IsAG a cura di Francesco G. Leone [vedi]
  • Resoconto della conferenza a cura della Redazione di Geopolitica [vedi]
  • Album fotografico della conferenza [vedi]
  • Intervento introduttivo di Tiberio Graziani
  • Il processo d’integrazione latinoamericana: intervento di S.E. Julian Isaias Rodriguez Diaz [testo]
  • Il Consiglio di Difesa dell’UNASUR: la cooperazione militare in Sudamerica: intervento di Francesco Lombardi [testo]
  • Italia e America Latina: i rapporti commerciali: intervento di Benedetto Licata [testo]
  • Il “Sistema Italia” e l’America Latina: intervento di Francesco G. Leone [testo] ;
  • Gli oriundi dell’America Latina: emigrazione e politica estera: intervento di Daniele Scalea [testo]

Rinnovamento della struttura direttiva dell’Istituto

0
0

L’IsAG, Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, compirà il terzo anno di età a metà del 2013. Nel corso della sua giovane storia, e in particolare negli ultimi dodici mesi, ha compiuto grossi passi avanti. Nel 2012 l’IsAG ha cominciato a organizzare con regolarità convegni d’alto livello, presso sedi istituzionali come la Camera dei Deputati o l’Ambasciata del Brasile, godendo d’elevati patrocini come quelli del Ministero degli Affari Esteri o del Ministero dello Sviluppo Economico, coinvolgendo illustri diplomatici e funzionari pubblici. La nuova rivista dell’IsAG, Geopolitica, è riuscita immediatamente ad affermarsi come uno dei punti di riferimento per i cultori della materia. L’organico dell’Istituto si è arricchito di nuovi collaboratori, per lo più giovani ma preparati studiosi del settore.
Pur mantenendo la sua essenza d’associazione di promozione sociale, senza fini di lucro e fondata sul volontariato, l’IsAG è riuscito a farsi spazio nell’ambito degli affari internazionali e della diplomazia pubblica in Italia. Ciò pone però l’Istituto di fronte a nuove e più impegnative sfide per la sua costante crescita e la realizzazione dei fini statutari.
A tal fine, il 25 gennaio 2013 l’assemblea direttiva dell’Istituto ha sancito di procedere a una ridefinizione della sua struttura dirigente. Con effetto immediato Giacomo Guarini, Daniele Scalea e Enrico Verga hanno ricevuto gl’incarichi rispettivamente di direttore amministrativo, direttore generale e direttore per gli affari pubblici.
Daniele Scalea ha fondato l’IsAG e Geopolitica assieme a Tiberio Graziani. Fino ad oggi è stato segretario scientifico dell’Istituto, e manterrà il compito di coordinarne l’attività di ricerca. Conserva inoltre la funzione di condirettore della rivista e di direttore del programma di ricerca “Diritti umani e interventismo”.
Enrico Verga ha iniziato a collaborare con l’IsAG nel 2010, fungendo da direttore delle relazioni istituzionali. L’incarico di direttore per gli affari pubblici è un ampliamento delle sue competenze e funzioni.
Giacomo Guarini ha cominciato a collaborare con l’IsAG nel 2011, distinguendosi fin da subito come uno dei suoi animatori più attivi. Anche dopo la promozione a direttore amministrativo mantiene la direzione del programma di ricerca “Dialogo di civiltà”.


I fondamenti geopolitici dell’UNASUR

0
0

I fondamenti geopolitici dell’UNASUR
Autore: Miguel Angel Barrios
Editore: IsAG, Roma 2013
Caratteristiche: pp. 32, opuscolo fuori commercio.

 

Dalla prefazione di Tiberio Graziani:

In questo breve e denso saggio il professore argentino Miguel Ángel Barrios ripropone il tema dell’integrazione continentale del Sudamerica. Un tema questo che ha appassionato intere generazioni di politici e studiosi dell’America centromeridionale. Il merito di Barrios, uno dei più promettenti geopolitici sudamericani, è di svolgere tale argomento in riferimento ai processi di globalizzazione in atto con l’ausilio analitico della geopolitica e della geostrategia.
L’approccio geopolitico, padroneggiato con maestria dall’Autore, si rivela ancora una volta il più idoneo ai fini della comprensione degli scenari internazionali, e il più proficuo per delineare le necessità degli aggregati geopolitici emergenti.
Barrios, che predilige un orientamento realistico, ritiene che l’attuale fase di transizione geopolitica, da lui definita come “sistema-mondo apolare”, offre ampie opportunità per la costituzione di uno Stato continentale. Il successo di tale scommessa geopolitica risiederebbe nella strutturazione di uno stato continentale industriale. Il processo di industrializzazione dell’intero spazio sudamericano, una dottrina comune imperniata sul superamento della frammentazione nelle piccole patrie e, in particolare, una visione geostrategica comune attivata nell’ambito del Consiglio Sudamericano di Difesa sembrano essere gli elementi essenziali, grazie ai quali l’attuale fase di “latinoamericanizzazione”, così come descritta da Barrios, possa evolvere in un organismo geopolitico definibile come Stato continentale.

 

L’autore:

Miguel Ángel Barrios, consigliere della Segreteria accademica del Centro de Estudios Estratégicos para la Defensa “Manuel Belgrano” (Ministero della Difesa della Repubblica Argentina), direttore della Escuela de Políticas Públicas (Fundación Democracia), consigliere scientifico del Instituto de Estudios Estratégicos y Relaciones Internacionales (Circulo de Legisladores de la Nación Argentina), docente presso Instituto de Servicio Exterior della Cancelleria della Repubblica Argentina, fa parte del Comitato scientifico di “Geopolitica. Rivista dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie”. Autore prolifico, ha, tra l’altro, pubblicato Diccionario Latinoamericano de Seguridad y Geopolitica e Consejo Suramericano de Defensa. Desafíos Geopolíticos y Perspectivas Continentales.

Central Asia between national interest and supranational projects

0
0

No. 7 – February 2013
Author: Fabio Indeo
Language: English
Keywords:
 Central Asia
 Post-Soviet reintegration
 Regional cooperation
 Shanghai Cooperation Organization

 
Download the Report (PDF) / Scarica il Rapporto (PDF)

 
Abstract
Since 1991 post soviet Central Asia has been successfully engaged in a state building process and in the realization ex novo of national political institutions in order to affirm themselves as independent and sovereign states in the regional scenario. The potential implementation of supranational projects – such as the enlargement of the Custom Union and the other “Eurasian project” – appears aimed to overcome the national borders in order to develop a regional cooperation in different fields. The aim of this paper is to analyze the different approaches of Central Asian independent nations towards supranational projects and transnational challenges: it is interesting to observe that all projects and framework ofcooperation are proposed and achieved by external players while Central Asian states seem disinterested because they fear to lose national sovereignty or their involvement is focused on the achievement of national interests downplaying the effects of a fair regional cooperation and collaboration in political and economic fields.

Le dimissioni di Papa Benedetto XVI: Tiberio Graziani a “La Voce della Russia”

0
0

Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato da Aleksandr Prochorov per La Voce della Russia, emittente radiofonica plurilingue della Federazione Russa, a proposito dell’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. L’intervista a Graziani è apparsa in italiano, inglese, russo.

Tiberio Graziani ha dichiarato che, in un’epoca di transizione e profondi mutamenti, non è così strano che anche un pontificato possa concludersi con delle dimissioni, soprattutto perché il conservatorismo di Benedetto XVI potrebbe essersi scontrato con la volontà di gruppi vaticani influenti di reagire maggiormente a quei mutamenti. In ogni caso Graziani non prevede un peggioramento nei rapporti tra il Vaticano e il Patriarcato di Mosca, perché in questa fase la Chiesa Cattolica, colpita dagli scandali, dal calo delle vocazioni, dalle difficoltà nel Terzo Mondo, è troppo fragile per cercare uno scontro.

Che cos’è la Geopolitica? Se ne è discusso in Campidoglio

0
0

“Geopolitica” è un termine ormai di moda, ampiamente utilizzato nel mondo dell’informazione e anche universitario. Complice però l’assenza di una chiara definizione del campo e della metolodogia della geopolitica, il suo nome finisce con l’essere abusato e banalizzato fino a divenire un semplice sinonimo di “politica internazionale”. La geopolitica è invece qualcosa di più: è una disciplina con caratteristiche proprie e peculiari. Al loro discernimento l’IsAG ha dedicato l’ultimo numero della sua rivista Geopolitica, intitolato Che cos’è la geopolitica?, e che ospita contributi di alcuni dei principali geopolitologi internazionali: da Emidio Diodato a Carlo Jean, da Aymeric Chauprade a François Thual, da Phil Kelly a Geoffrey Sloan, da Vladimir Dergačëv a Ernest Kočetov.

L’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie), grazie alla collaborazione di Roma Capitale, ha avuto l’onore di presentare il nuovo numero della sua rivista, e discutere di cosa sia e a cosa serva la geopolitica, davanti alla cittadinanza in Campidoglio.

L’incontro si è svolto martedì 12 febbraio a Roma, alle ore 15.00, presso la Sala del Carroccio del Campidoglio.
Sono disponibili:

  • Programma in pdf [vedi]
  • Resoconto dal sito di Geopolitica [vedi]
  • Galleria fotografica [vedi]
  • Geopolitica: definirla o delinearla?, testo dell’intervento di Franco Fatigati [vedi]

“Thinking Out of the Box”: la prima conferenza NEPAS a Braga e Oporto

0
0

Nell’ambito del progetto NEPAS (New European Policies to face the Arab Spring), lanciato dall’IsAG assieme all’Universidade do Minho di Braga (Portogallo) e all’Università di Roma Tre, si è svolta il 22 e 23 febbraio 2013 a Braga e Oporto, col sostegno del Lifelong Learning Programme dell’Unione Europea, la conferenza internazionale Thinking Out of the Box. Studiosi provenienti da vari paesi del mondo, tra cui il presidente dell’IsAG Tiberio Graziani, si sono incontrati in Portogallo per discutere della politica che l’Europa dovrebbe condurre verso le altre sponde del Mediterraneo.

Sono disponibili:

  • Resoconto del primo giorno di conferenza dal sito di Geopolitica [vedi];
  • Resoconto del secondo giorno di conferenza dal sito di Geopolitica [vedi];
  • Album fotografico dalla pagina Facebook di NEPAS [vedi];
  • Primavera araba. Studiosi e analisti riuniti in Portogallo da “Decoder online.it” [vedi].
  • “Syrian Awakening” between revolution and stalemate: geopolitical implications of the conflict: saggio di Alessia Chiriatti [vedi]
  • La lezione iraniana per gli Arabi: il necessario dialogo dentro la civiltà: saggio di Ghoncheh Tazmini [vedi]

Tiberio Graziani commenta le elezioni italiane per “La Voce della Russia”

0
0

Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato all’indomani delle elezioni politiche italiane per un commento a caldo sul loro risultato. «Si tratta di uno choc per gl’italiani, ma in particolare per i politici – ha dichiarato Graziani il 26 febbraio – delle elezioni che rimarranno nella storia, anche se non ci hanno portato in una “terza repubblica”». La novità, ovviamente, è la massiccia rappresentanza del Movimento 5 Stelle, che renderà difficoltosa – e forse molto breve – questa legislatura. L’Italia, afferma il presidente dell’IsAG, sta avvicinandosi alla situazione della Grecia, e ciò avrà ripercussioni non solo sull’Europa ma sul mondo intero. La confusione e l’ingovernabilità interna indebolirà l’Italia e la renderà più ricattabile.
L’intervista può essere ascoltata cliccando qui.

Il negoziato sul nucleare iraniano a Almaty. Tiberio Graziani intervistato dall’IRNA

0
0

Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato dall’agenzia di stampa iraniana IRNA a proposito dei negoziati condotti dal gruppo dei 5+1 con Tehran (clicca qui per l’originale in lingua farsi). Il presidente Graziani ha dichiarato che il gruppo dei 5+1, riunendosi ad Almaty, la ex capitale del Kazkhstan, ha ben compreso che il processo di transizione geopolitica in atto dal sistema unipolare a quello multipolare è ormai in uno stato avanzato.

I negoziati relativi al dossier nucleare dell’Iran – ha spiegato Graziani – rientrano nel contesto di tale transizione. In particolare essi vanno interpretati sul piano geostrategico. Il sistema occidentale a guida statunitense, rappresentato nei 5+1 dalle nazioni vincitrici del secondo conflitto mondiale (USA, Gran Bretagna e Francia) e dalla Germania, tenta, con la proposta-baratto “meno nucleare in cambio di meno sanzioni”, di determinare la politica interna (mi riferisco in particolare alle prossime elezioni presidenziali) ed estera di Teheran nel lungo e medio periodo, al fine di consolidare la presenza strategica di Washington e dei suoi partner nell’area medio-orientale e centroasiatica.

La reazione di Teheran, ha proseguito il Presidente dell’IsAG, in questa prima fase del negoziato è stata ferma e risoluta riguardo alla questione della dismissione del centro nucleare di Fordo, richiesta con grande forza dalla signora Ashton, “ministro degli Esteri” dell’Unione Europea. Riguardo alla questione dell’arricchimento al 20% dell’uranio, il capo della delegazione iraniana Saeed Jalili si è dimostrato molto cauto e comunque più possibilista dei suoi omologhi dei 5+1, che su questo aspetto, vale a dire dall’apertura della delegazuione iraniana, sono stati presi in contropiede. La posizione iraniana appare dunque ispirata al pragmatismo ed al realismo: qualità che faciliteranno certamente il proseguimento dei negoziati previsto per aprile sempre in Kazakhstan.


Le relazioni economiche italo-russe. Tiberio Graziani intervistato da “La Voce della Russia”

0
0

Alla vigilia della presentazione del primo Quaderno di Geopolitica Non solo gas presso il Ministero dello Sviluppo Economico (vedi), il presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica Tiberio Graziani è stato intervistato da “La Voce della Russia”, emittente ufficiale russa in lingua italiana. L’intervista, realizzata da Marina Tantushyan, può essere ascoltata cliccando qui.

Graziani ha sottolineato la volontà di enfatizzare come le relazioni economiche tra i due paesi vadano ben al di là della dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia. Tra gli altri settori rilevanti il Presidente dell’IsAG ha citato l’alta tecnologia, l’industria di trasformazione, il finanziamento di grandi interventi infrastrutturali. Nel medio-lungo periodo i rapporti commerciali bilaterali saranno ulteriormente rafforzati dalla nascita dell’Unione doganale Russia-Bielorussia-Kazakhstan, in quanto le imprese italiane avranno più facile accesso ad una vasta area e inoltre perché l’aggregazione dei tre paesi eurasiatici punterà sull’adattamento dei propri standard commerciali a quelli europei. Vista la strategicità del rapporto italo-russo, il presidente Graziani ha annunciato come l’IsAG abbia in serbo ulteriori iniziative sul tema, e non solo dal punto di vista economico-commerciale, come ad esempio un ciclo di seminari che si terrà a Roma a partire dal mese di aprile e sarà denominato Colloquium Italo-Russo.

“Non solo gas” presentato al Ministero dello Sviluppo Economico

0
0

Le relazioni economiche tra Italia e Russia hanno conosciuto un oggettivo rafforzamento, destando l’interesse crescente delle istituzioni e delle società civili dei due Paesi. Inoltre, la costituzione dell’Unione Doganale e dello Spazio Economico Comune tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan, che dal 2015 dovrebbe dare vita ad una Unione Eurasiatica, impone anche di pensare le relazioni con Mosca in vista della creazione di una nuova compagine politico-economica. Alla luce dei risultati sinora raggiunti e delle prospettive future, è il momento di fare il punto della situazione in un quadro che va anche oltre il piano dei rapporti bilaterali.

A tal fine l’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie), grazie alla collaborazione dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, ha presentato il primo “Quaderno di Geopolitica”, intitolato Non solo gas. Le relazioni economiche tra Italia e Russia, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

L’incontro si è svolto giovedì 7 marzo a Roma, alle ore 9,30, presso la Sala Gaetano Martino nella sede del MiSE di Viale Boston 25 a Roma. Hanno partecipato come media partner: La Nostra Gazzetta, Meždunarodnaja žizn, Russia Oggi, La Voce della Russia.

Sono disponibili:

  • Programma dell’evento [vedi]
  • Resoconto della conferenza dal sito di Geopolitica [vedi]
  • Album fotografico dell’evento dalla pagina Facebook dell’IsAG [vedi]
  • Le opportunità per le imprese in Russia e le iniziative del MiSE: intervento di Pietro Celi [vedi]
  • L’Unione Eurasiatica e i vantaggi per gl’investitori italiani: intervento di Zhanybek Imanaliyev [vedi]
  • Resoconto della conferenza dall’agenzia di stampa russa ITAR-TASS [vedi]

Il Progetto Cóndor: dall’Argentina all’ Iraq passando per l’ Italia

0
0

No. 8 – March 2013
Author: Francesco G. Leone, Martina Zannotti
Language: Italiano
Keywords:
 Military of Argentina
 Program Condor
 Rocketry

 
Download the Report (PDF) / Scarica il Rapporto (PDF)

 
Abstract
This research describes the origin of the Argentine Condor II missile program, the international context in which this plan was carried out by the government of Buenos Aires and the collaboration with Egypt and Iraq during the beginning of the 1980s, pointing out the missile proliferation in those years. The plan was to develop this missile further in Argentina and then pass the technology and design on to Egypt and Iraq. Egypt promised to procure additional technology whilst Iraq had to provide the financing. Because ofdisputes, US political pressures and the intervention of Missile Technology Control Regime (MTCR) the collaboration with Iraq and Egypt ended in late 1988, after which Baghdad tried to complete the project alone by dealing directly with the supplier companies and relying on its own capabilities. By the way the research surveys the implication of Italian Banca Nazionale del Lavoro in financing the Condor II project during the regime ofSaddam Hussein. Analyzing the origin and the development of this missile program could help us to better understand current possible expansions in the area of space programs, especially in Argentina.

Ucraina-Italia: opportunità d’impresa

0
0

Come possono gl’imprenditori italiani sfruttare le grandi potenzialità economiche dell’Ucraina, tradizionale cuore agricolo ed industriale dell’Europa Orientale? È per rispondere a questo interrogativo che l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), in collaborazione con lo Studio Legale Sutti, ha organizzato il presente incontro, rivolto principalmente agli operatori economici ma aperto a tutti.

Sono intervenuti in qualità di relatori il Console Generale ucraino Andrii Kartish, il Console Commerciale Volodymyr Vorona, il Dott. Eliseo Bertolasi dell’IsAG e l’Avv. Stefano Sutti dello Studio Legale Sutti. Il convegno si è svolto martedì 19 marzo a Milano, alle ore 17.00, in Via Montenapoleone 8, sede dello Studio Legale Sutti.

Sono disponibili:

  • Locandina [vedi];
  • Resoconto dal sito di Geopolitica [vedi];
  • La questione identitaria del popolo ucraino, report di Eliseo Bertolasi [vedi]
  • Le potenzialità economiche dell’Ucraina di Volodymyr Vorona e Eliseo Bertolasi [vedi]

Il problema della Geopolitica. Daniele Scalea a Radio Italia dell’IRIB

0
0

Un’intervista a Daniele Scalea, direttore generale dell’IsAG e condirettore di Geopolitica, è stata pubblicata in data 21 marzo 2013 da Radio Italia, l’emissione in lingua italiana dell’iraniana IRIB. Il dott. Scalea è stato interpellato circa il significato della Geopolitica, tema cui l’IsAG ha recentemente dedicato un numero monografico della sua rivista e un evento presso il Campidoglio in Roma.

Il Direttore Generale dell’IsAG ha spiegato come il problema della geopolitica derivi dal fatto che il termine fu coniato all’interno della geografia politica d’inizio Novecento, ossia in un’epoca in cui la geografia stessa stava ancora definendosi. Sorta in ambito germanofono, si è diffusa di fatto – come tipo d’analisi, ma inizialmente non come nome – anche nel mondo anglosassone, tramite autori che, come Mackinder, rifiutavano il termine “geopolitica”. Infatti, l’associazione avveniva in corrispondenza della Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania era nemica e Haushofer era descritto come l’ispiratore dell’espansionismo hitleriano. Nel dopoguerra, proprio in virtù di tale collegamento, la geopolitica è stata a lungo interdetta come disciplina e come nome. Il termine è ritornato in auge solo negli anni ’70 grazie al geografo francese Lacoste, che ha cercato di dargli maggiore scientificità rispetto al passato, caratterizzandolo più come studio che come analisi prescrittiva. In quel periodo, la crisi delle ideologie della Guerra Fredda apriva le porte a nuovi paradigmi interpretativi della realtà. Thual, proprio nell’ultimo numero di Geopolitica, ha spiegato come la geopolitica si contrapponga all’ideologia: quest’ultima privilegia un solo fattore esplicativo, mentre la prima per sua natura evidenzia la complessità della realtà. Oggi, ha spiegato ancora Daniele Scalea, vi sono due grandi filoni geopolitici: quello critico, postmoderno e decostruttivista, che analizza le percezioni e costruzioni della classe dirigente per giustificare la sua politica estera, e quello “realista”, di quanti ritengono che possa esserci un metodo geopolitico effettivamente valido per l’analisi. Il lavoro da fare, ha concluso il Direttore Generale dell’IsAG, è pervenire a una definizione univoca della geopolitica e all’individuazione d’una sua metodologia scientifica.

L’audio integrale dell’intervista può essere ascoltato cliccando qui.

Viewing all 129 articles
Browse latest View live




Latest Images